Cos’è e come funziona la Direttiva RED 3?

direttiva red 3

Cos’è e come funziona la Direttiva RED 3?

La Direttiva RED 3 pone degli obiettivi al 2030 nell’uso di energie rinnovabili per il consumo finale di energia e per l’alimentazione dei trasporti.

Cos’è la Direttiva RED 3?

Nella seduta del 9 ottobre 2023, il Consiglio europeo ha approvato la nuova direttiva sulle energie rinnovabili, la Direttiva RED 3. Gli Stati membri avranno 18 mesi di tempo per recepirla nella legislazione nazionale.

La nuova normativa prevede lo snellimento delle procedure per la concessione di permessi per nuovi impianti di energia rinnovabile, come pannelli solari e centrali eoliche, o per l’adeguamento di quelli esistenti, al fine di accelerare la transizione verso le FER.

L’obiettivo è quello di incrementare la quota di energia rinnovabile nel consumo energetico complessivo dell’UE portandolo al 42,5% entro il 2030, con un ulteriore aumento indicativo del 2,5% per consentire il raggiungimento dell’obiettivo del 45%.

Tutti gli Stati membri devono contribuire al raggiungimento di obiettivi nei diversi settori coinvolti:

  • trasporti;
  • industria;
  • edilizia;
  • teleriscaldamento;
  • raffreddamento.

Obiettivi Direttiva RED 3

Vediamo gli obiettivi fissati settore per settore:

  • Edilizia, riscaldamento e raffreddamento. Almeno il 49% di quota di energia rinnovabile negli edifici nel 2030. Gli obiettivi rinnovabili per il riscaldamento e il raffreddamento aumenteranno gradualmente, con un incremento vincolante dello 0,8% annuo a livello nazionale fino al 2026 e dell’1,1% dal 2026 al 2030.
  • Trasporti. Gli Stati membri potranno scegliere tra una riduzione del 14,5% dell’intensità dei gas serra nei trasporti derivanti dall’uso delle energie rinnovabili entro il 2030, oppure almeno il 29% di energie rinnovabili nel consumo finale di energia nel settore dei trasporti entro il 2030.
  • Industria. Aumento annuo dell’1,6% delle energie rinnovabili usate a livello industriale. Il 42% dell’idrogeno utilizzato nell’industria dovrebbe provenire da combustibili rinnovabili di origine non biologica (RFNBO) entro il 2030 e il 60% entro il 2035.

Ricordiamo che l’attuale Direttiva RED 2, in vigore da dicembre 2018 e giuridicamente vincolante da giugno 2021, fissa un obiettivo a livello dell’UE pari al 32% di quota di energia rinnovabile sul consumo energetico totale dell’UE entro il 2030. Dunque la RED 3, che deve essere recepita entro 18 mesi, incrementa di oltre il 10% l’obiettivo da raggiungere.