Rame: storia e usi di un materiale che “va a ruba”

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Rame: storia e usi di un materiale che “va a ruba”

Il rame accompagna l’uomo fin dalla preistoria. Dai monili ai circuiti elettronici questo metallo naturale e riciclabile al 100% è sempre con noi.

Rame: storia del materiale

Il rame è un materiale fondamentale per l’umanità, fin dalla preistoria, basti pensare che una sua lega di cui abbiamo parlato diffusamente ha dato il nome ad un intero periodo della Storia: l’età del bronzo.
Un metallo il rame, il primo lavorato dall’uomo, che è facile da lavorare, modellandolo in lastre a loro volte facilmente lavorabili per produrre altri oggetti più o meno complessi.
Gli antichi Greci e Romani utilizzavano questo metallo per produrre armi, monili, oggetti di uso quotidiano. Per questo motivo enormi quantità venivano estratte dall’isola di Cipro ed è proprio per questo che:

  • il simbolo di questo metallo è Cu e il nome del metallo in molte lingue ricorda il nome dell’isola (copper, cuivre, kupfer ecc.);
  • il simbolo usato dagli alchimisti per indicarlo è identico al simbolo biologico della donna, il cerchio con una croce in basso, il cosiddetto “specchio di Venere”; la leggenda narra infatti che la dea dell’amore (Venere per i Romani e Afrodite per i Greci) nacque dalla schiuma delle acque di Cipro, a Pafos.

Usi comuni e non del rame

Parliamo di un metallo che accompagna l’uomo da sempre, dai primi oggetti all’avvento di Internet non ci ha mai abbandonati. È naturale, resistente e riciclabile al 100%, e noi ne sappiamo qualcosa!
Quali sono gli usi più comuni del rame?
È molto usato nell’edilizia per impianti (cavi, tubature ecc.) e architettura d’interni. Poi negli infissi e nell’arredamento lo troviamo in maniglie e pomelli, ma anche in oggetti come padelle e pentole. E le monetine? Non dimentichiamo 5, 2 e 1 cent. E lo troviamo negli strumenti musicali del gruppo degli ottoni (dal momento che l’ottone è una lega del rame).
Per non parlare dell’elettronica, con questo metallo presente nei circuiti. Come detto il rame ci segue nella storia come un amico fidato.
Abbiamo poi alcuni usi particolari del metallo:

  • negli ospedali è usato come superficie batteriostatica (una superficie antibatterica, in sostanza);
  • nelle automobili possiamo trovare tra i 15 e i 28 kg di rame (leggi il nostro articolo sui veicoli fuori uso per approfondire il tema);
  • non si può cuocere una buona farinata, pietanza tipica ligure a base di farina di ceci, senza l’apposita teglia in rame.

I furti di rame nella cronaca quotidiana

Come abbiamo visto è un materiale riciclabile al 100% e si presta a talmente tanti usi che nel corso degli anni si è sviluppato un fenomeno criminale attorno a questo metallo: i furti di rame.
E parliamo di fenomeno non a caso. Basti pensare che il Ministero dell’Interno ha istituito l’Osservatorio nazionale sui furti di rame.
Il Ministero afferma infatti:

Il fenomeno criminale dei furti di rame colpisce società operanti nel settore dei trasporti, dell’energia e delle telecomunicazioni, e anche aziende elettrotecniche e elettroniche attive nella produzione e nell’utilizzazione di beni prodotti con l’impiego di rame.
Questi furti, oltre a provocare l’interruzione di pubblici servizi essenziali con ripercussioni di natura economica e sociale di particolare rilievo, possono avere conseguenze per quanto riguarda la sicurezza e l’ordine pubblico.

Insomma questo metallo ci accompagna nella storia e fa gola a molti, che non esitano ad attivare canali illegali per recuperarne ingenti quantitativi senza seguire gli iter di recupero dei metalli ferrosi che ha regole ben precise e una tracciabilità documentata.

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