Benessere equo e sostenibile: l’ultimo rapporto ISTAT

Benessere equo e sostenibile

Benessere equo e sostenibile: l’ultimo rapporto ISTAT

La settima edizione del Rapporto benessere equo e sostenibile, o Rapporto Bes, curato dall’ISTAT offre un quadro dei principali fenomeni economici, sociali e ambientali che caratterizzano il nostro Paese.

Benessere equo e sostenibile: l’ambiente

Il rapporto ISTAT si occupa di diversi fenomeni integrati tra loro. Tra questi uno dei più importanti è quello ambientale.

Luci e ombre sul nostro Paese.

Se migliorano qualità dell’aria e gestione del ciclo dei rifiuti urbani, peggiorano invece i dati relativi al consumo di suolo e alla superficie complessiva dei siti contaminati, nonché la gestione delle risorse idriche. Diretta conseguenza di tutto ciò è l’esposizione della popolazione al rischio idrogeologico per frane e alluvioni.

Tornando alla qualità dell’aria, l’inquinamento da polveri sottili colpisce soprattutto le città del Nord Italia, con picchi in Veneto e Lombardia.

In generale il rapporto rileva un miglioramento della situazione ambientale, ma attribuisce il dato positivo più ad “un caso che una precisa strategia di sviluppo”. Quindi con politiche ambientali mirate ci sarebbero ampi margini di miglioramento.

Italia ed Europa a confronto

Vediamo adesso alcuni dati europei a confronto:

  • Consumo di risorse. L’Italia è il Paese che consuma più risorse in assoluto, ma è quello che ne consuma meno in rapporto alla propria popolazione.
  • Emissioni di gas serra. Oltre il 60% delle emissioni, nel 2017, delle emissioni dell’intera Unione Europea proviene da cinque Paesi: Germania (21,4%), Regno Unito (11,5%), Francia (10,3%), Italia (9,4%) e Polonia (9,2%), con Italia e Regno Unito che registrano una riduzione consistente di emissioni nel periodo 2008-2017 (-25 e -26,7%).
  • Impiego di energie rinnovabili. L’Italia raggiunge in anticipo l’obiettivo 2020 stabilito dall’UE. Tuttavia, con il suo 18,3%, l’Italia è ancora lontana da Paesi come Svezia, Finlandia, Lettonia e Danimarca, con un impiego di risorse rinnovabili che va dal 35% al 55%.

Scarica qui il Rapporto Bes 2019