Circular Economy Report 2023: 1,2 miliardi di euro di risparmio

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Circular Economy Report 2023: 1,2 miliardi di euro di risparmio

Il Circular Economy Report 2023 rileva nell’ultimo anno un risparmio di più di 1 miliardo di euro grazie all’adozione di pratiche di economia circolare. Ma meno di 1 piccola impresa su 3 pratica la circolarità.

Circular Economy Report 2023: luci e ombre sull’economia circolare in Italia

È quadro in chiaroscuro quello tratteggiato nell’edizione 2023 del Circular Economy Report, a cura della Energy&Strategy, School of Management del Politecnico di Milano.

I risparmi ottenuti in Italia nell’ultimo anno grazie all’adozione di pratiche di economia circolare sono pari a 1,2 miliardi di euro, per il 57% nelle costruzioni, Il risparmio totale sale a 15,6 miliardi, che rappresentano appena il 15% dell’obiettivo di 103 miliardi fissato al 2030. Per raggiungere questo obiettivo occorrerebbe risparmiare circa 11 miliardi all’anno, decuplicando l’attuale sforzo.

Nel report si dichiara:

“La strategia nazionale sull’economia circolare – pur ben definita nei contenuti – arranca nella realizzazione, con un generale ritardo sul cronoprogramma del 2023 che va a sommarsi a quelli del 2022, anche a causa delle difficoltà nello sbloccare le procedure autorizzative necessarie per connettere settori diversi e avviare al riuso le materie prime seconde.”

Davide Chiaroni, responsabile scientifico del Report e co-fondatore di Energy&Strategy, commenta:

“L’Economia circolare è uno dei due pilastri fondamentali della transizione ecologica senza soluzioni strutturali che ci consentano di soddisfare la domanda in crescita di beni e servizi con una riduzione del fabbisogno di materie prime, soprattutto quelle critiche, non potremo mantenere la sostenibilità del sistema economico. Eppure, rispetto alla decarbonizzazione per la quale è indispensabile (sfruttandola appieno, al 2030 la Circular economy porterebbe a una riduzione delle emissioni pari a circa 6,2 MtCO2eq, mentre al ritmo attuale non si andrebbe oltre i 2,2 MtCO2eq), l’Economia circolare non ha l’attenzione che merita. Specialmente in Italia, dove è spesso identificata solo con il riciclo dei rifiuti e dove le difficoltà economiche hanno portato ad accantonarla, soprattutto nel caso delle imprese più piccole. È necessario invertire subito questa tendenza, anche tramite maggiori investimenti pubblici e un quadro normativo stabile e incentivante.”

Circular Economy Report 2023: il ruolo delle PMI

Quasi il 60% delle grandi aziende ha adottato almeno una pratica di Economia circolare, ma se si passa alle piccole, il dato crolla al 29%. In questa fascia dimensionale, peraltro, crescono del 9% gli “scettici” che non hanno alcuna intenzione di attivare una qualche procedura di circolarità, passando dal 38% del 2022 al 47% del 2023.

La transizione verso l’economia circolare per il 70% delle imprese è ancora ai primi passi (appena il 2% afferma di averla completata), con un livello medio di 2,06 in una scala da un minimo di 1 a un massimo di 5. L’impegno delle aziende è orientato alla valorizzazione del fine vita dei prodotti traendo materie prime seconde dagli scarti, a scapito delle pratiche incentrate su design ed estensione dell’utilizzo.

Una criticità riguarda il livello degli investimenti privati, ancora troppo basso. In più della metà dei casi inferiore ai 50.000 euro, dunque riguardante interventi semplici e non strutturali su processi e prodotti.
Gli ostacoli allo sviluppo dell’Economia circolare, sarebbero da ricercare negli elevati costi di investimento, correlati all’alto tempo di rientro, e nell’incertezza legata alla normativa e agli incentivi.

Qui disponibile per il download il Circular Economy Report 2023