Consumption Footprint: indicatore UE dell’impatto ambientale

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Consumption Footprint: indicatore UE dell’impatto ambientale

Il Consumption Footprint, l’indicatore per calcolare l’impatto ambientale legato al consumo di beni intra UE, orienterà le politiche europee.

Cos’è il Consumption Footprint?

Che cos’è questo indicatore e cosa significa per l’Unione europea, lo spiega Alessandra Zampieri, del Joint Research Center della Commissione europea, a economiacircolare.com.

Si tratta di un indicatore che segue un approccio basato sul consumo, al fine di quantificare gli impatti ambientali del consumo di beni.

In particolare gli impatti ambientali dei prodotti sono attribuiti allo Stato in cui vengono consumati, dunque sono presi in considerazione non solo ciò che è prodotto negli Stati membri dell’Ue, ma anche quelli importati ed esportati.

Zampieri infatti afferma:

“L’indicatore Consumption Footprint (della Consumption Footprint Platform) può dare supporto al policy-making per fare il monitoraggio. È già utilizzato dal Circular Economy Monitoring Framework per la nuova sezione “Global Sustainability and Resilience” e del monitoring framework del 8th European Action Program. In contrasto con altri indicatori, permette di considerare gli impatti che si registrano in altre zone del Pianeta come conseguenza del consumo degli europei.”

Consumption Footprint: il contributo delle imprese

Zampieri spiega il livello di condivisione con le imprese:

“Gli indicatori Consumption Footprint e Domestic Footprint sono stati presentati agli stakeholders in due webinars (2021, 2023), e anche stakeholders particolari in eventi specifici, ad esempio, lo European Environment Information and Observation Network (EIONET) Technical Group on Circular Economy. La Consumption Footprint Platform, dove vengono visualizzati i dati, consente agli utenti di esplorare i dati e fornire feedback. Scambi specifici hanno avuto luogo con gli Stati membri dell’UE, come il ministero spagnolo per i consumatori. Inoltre, lo sviluppo scientifico è stato presentato alla comunità scientifica in conferenze e attraverso pubblicazioni sottoposte a revisione paritaria.”

Dunque c’è stata ed è in corso un’attività di confronto e condivisione con gli attori economici coinvolti in produzione, importazione ed esportazione dei beni oggetto di misurazione.

Qui l’intervista completa a economiacircolare.com

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