COP 28: addio alle fonti fossili?

cop28

COP 28: addio alle fonti fossili?

Trovato l’accordo in chiusura della COP 28, i 198 Paesi hanno trovato l’intesa nell’avviare una “transizione dai combustibili fossili” al fine di raggiungere l’obiettivo di emissioni zero nel 2050.

COP 28: un documento storico

Due settimane di negoziati, quelle che hanno visto impegnati 198 Paesi partecipanti alla 28ª conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.

E con la chiusura rinviata di qualche ora, il 13 dicembre 2023 è stato trovato l’accordo per l’avvio della “transizione dai combustibili fossili” con l’obiettivo di raggiungere le emissioni zero nel 2050.

L’idea è quella di tracciare un percorso che raccolga quanto già stabilito con gli Accordi di Parigi: rafforzare l’azione sul clima per contenere l’aumento della temperatura e garantire di non superare il limite di un grado e mezzo della temperatura media rispetto ai livelli preindustriali.

La novità assoluta dell’intesa di Dubai riguarda le parole: per la prima volta viene messo nero su bianco il necessario superamento delle “fonti fossili”. Parole che pesano, soprattutto pensando che la COP 28 si è tenuta nel “cuore dell’OPEC”, dove i combustibili fossili sono motore di ricchezza e crescita.

Le parole, tuttavia, andranno seguite dai fatti e da un calendario di iniziative per il raggiungimento effettivo degli obiettivi fissati nel documento finale.

La COP 28 in sintesi

Le Nazioni Unite hanno riepilogato i punti salienti della COP 28, fornendo una serie di affermazioni significative pronunciate nel corso della conferenza:

“Stiamo vivendo un collasso climatico in tempo reale.”

António Guterres, Segretario generale delle Nazioni Unite, 30 novembre 2023.

“Alla COP, cercheremo di capire chi tra le compagnie petrolifere e del gas si sta mobilitando e impegnando ad agire non in un futuro lontano, ma nei prossimi anni. Inizieremo a giudicare chi si sta comportando bene e chi no.”

Mark Carney , inviato speciale delle Nazioni Unite per il finanziamento del clima, 30 novembre 2023.

“Il successo della COP28 non dipende da un singolo individuo o da una singola nazione, ma dalla volontà collettiva e dagli sforzi concertati di tutti i Paesi che partecipano ai negoziati. La scienza ci chiede di eliminare rapidamente i combustibili fossili, di accelerare la diffusione delle energie rinnovabili e di aumentare radicalmente i finanziamenti.”

Mary Robinson , ex Presidente dell’Irlanda, ex Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ed ex inviato per il cambiamento climatico, 6 dicembre 2023.

“Il nostro obiettivo è chiaro: le energie rinnovabili sono il futuro, la fine dell’era fossile deve diventare una realtà qui alla COP28.″

Jennifer Morgan , Segretario di Stato tedesco per gli Affari Esteri e Inviato speciale per l’azione internazionale sul clima, 6 dicembre 2023.

“Le buone intenzioni non dimezzeranno le emissioni in questo decennio, né salveranno vite umane ora.”

Simon Stiell , capo delle Nazioni Unite per il clima, 8 dicembre 2023.

“Non firmeremo il nostro certificato di morte.Non possiamo firmare un testo che non preveda impegni forti per abbandonare i combustibili fossili.”

Cedric Schuster (Samoa), presidente dell’Alleanza dei piccoli Stati insulari, 11 dicembre 2023.

“A coloro che si sono opposti a un chiaro riferimento all’uscita dai combustibili fossili nel testo della COP28, voglio dire che questa uscita è inevitabile, che piaccia o no. Speriamo che non sia troppo tardi.”

António Gutteres , capo delle Nazioni Unite, 13 dicembre 2023.