Idrogeno verde: il futuro dei combustibili?

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Idrogeno verde: il futuro dei combustibili?

L’idrogeno verde è uno dei combustibili che accompagnano i veicoli pubblici e privati verso la transizione ecologica. Cos’è e come funziona?

Cos’è l’idrogeno verde?

L’idrogeno è uno dei combustibili alternativi a quelli fossili per la transizione ecologica. Si produce a partire dall’acqua mediante il processo di elettrolisi, che riesce a separarla nei suoi elementi, l’ossigeno e, appunto, l’idrogeno. Ma occorre fare un distinguo a seconda di come questo viene prodotto:

  • idrogeno grigio, prodotto con fonti fossili, che dunque azzera le emissioni dei veicoli ma non quelle per produrlo;
  • idrogeno verde, prodotto da energie rinnovabili (eolica o solare), dunque è quindi 100% green.

Sebbene l’idrogeno green sia quindi una soluzione ottimale, in Europa scontiamo un ritardo su questo fronte dovuto ad eccessiva burocrazia legata alla costruzione di impianti solari ed eolici, una catena di produzione non ancora pienamente efficiente (a partire dalle carenze di materie prime per gli impianti di rinnovabili), una cronica mancanza di figure professionali specializzate, una regolamentazione di settore organica ed articolata e infine la concorrenza dei Paesi extra UE che applicano “regole del gioco” differenti e spesso poco attente a livelli adeguati di standard sociali e ambientali.

Venendo ai numeri, in Europa entro il 2030 dovrebbero essere 4,3 i milioni di veicoli a idrogeno in circolazione, mentre in Cina l’obiettivo è un milione entro il 2035, in Giappone 800mila entro il 2030 e negli Stati Uniti 5 milioni entro il 2050.

Tuttavia questi obiettivi visti da qui paiono fin troppo ambiziosi, dal momento che nel 2021 i mezzi a idrogeno erano 4.000 in USA e meno di 4.000 in Europa, con appena 228 stazioni di rifornimento.

Idrogeno verde dall’acqua piovana

Vediamo adesso un caso, tutto italiano, di produzione di idrogeno verde.

Parliamo della della start-up friulana CTS H2, che ha attivato un processo per ottenere l’idrogeno verde partendo dal recupero dell’acqua piovana. La tecnologia è ottimizzata con l’utilizzo di serbatoi che operano in massima sicurezza e con compressori che non hanno consumi eccessivi di energia.

Nel dettaglio, tramite diverse collaborazioni con Stati Uniti e Corea del Sud, attivate negli ultimi anni, è stato realizzato un prototipo per l’utilizzo dell’acqua piovana per produrre elettricità, calore e un carburante sostenibile. Il progetto non prevede l’utilizzo di batterie costose o ingombranti, né la necessità di materiali rari come il litio.

Le tecnologie innovative di CTS H2 hanno permesso di contenere i costi, aumentando al tempo stesso l’affidabilità dei prodotti in diversi progetti internazionali che utilizzano idrogeno.

L’introduzione del recupero dell’acqua piovana è un elemento fondamentale nell’equazione della produzione dell’idrogeno green, perché apporta la circolarità nel processo, recuperando una risorsa preziosa per la vita e l’economia, una risorsa che non va sprecata per cui i progetti per il suo recupero e riutilizzo diventano basilari.

Per un approfondimento, nel link uno speciale di RaiNews24 sull’Idrogeno verde in Italia