L’Italia del riciclo 2021: i dati sono positivi

l'Italia del riciclo 2021

L’Italia del riciclo 2021: i dati sono positivi

L’Italia del riciclo 2021 mostra ottimi trend su questo fronte rispetto ai livelli europei. Raccolta differenziata in crescita anche durante la crisi pandemica.

L’Italia del riciclo 2021: differenziata in crescita

Il 14 dicembre 2021 Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e FISE Unicircular (associazione delle imprese operanti nell’Economia circolar), hanno presentato il Rapporto “L’Italia del riciclo 2021”, che illustra dati e tendenze relativi al riciclo dei rifiuti prendendo in esame le diverse filiere.

Il Rapporto posiziona il nostro Paese tra i migliori in Europa nel riciclo dei rifiuti e la crescita è costante in termini di quantità.

Nel 2020, ad esempio, il riciclo degli imballaggi ha avviato a recupero di materia circa 9,6 milioni di tonnellate (dato stabile rispetto al 2019).

Il tasso di riciclo è salito al 73% dell’immesso al consumo, con un incremento di 3 punti percentuali rispetto all’anno precedente. L’Italia ha registrato nel 2020 tassi di riciclo da record europeo:

  • carta (87%)
  • vetro (79%)
  • plastica (49%)
  • legno (62%)
  • alluminio (69%)
  • acciaio (80%)

Le raccolte differenziate, anche nel 2020 e quindi nel periodo più duro della pandemia, in alcuni casi hanno addirittura raggiunto in anticipo gli obiettivi fissati. Altre hanno maggiormente risentito delle restrizioni che hanno causato un calo della domanda, ma già nella seconda parte del 2020 hanno cominciato a recuperare.

L’Italia del riciclo 2021: dove occorre migliorare

Ma veniamo ai margini di miglioramento, che restano ampi, che richiedono per raggiungerli una semplificazione normativa e incentivi all’uso dei prodotti riciclati.

In alcune Regioni italiane, inoltre, gli impianti non sono ancora adeguati, e questa è una condizione perché il riciclo sia più efficiente in ogni settore e sia possibile sviluppare nuovi processi di riciclo.

Veniamo infine alle filiere di differenziata che non brillano per le loro performance:

  • i RAEE hanno raggiunto un tasso di raccolta del 38,4% dell’immesso al consumo, ma nel 2019 era stato fissato un obiettivo del 65%;
  • i veicoli fuori uso sono fermi all’85% mentre l’obiettivo 2015 era fissato al 95%;
  • il tasso di raccolta di pile e accumulatori portatili si è fermato al 43%, ovvero due punti sotto il target che era stato previsto per il 2016;
  • gli oli minerali usati e gli oli vegetali esausti avviati a riciclo hanno addirittura registrato un calo dell’11% e del 12% rispetto al 2019.

La situazione economica globale osservata in chiusura del 2021, con le difficoltà nel reperimento delle materie prime e il conseguente aumento dei prezzi, rende i materiali riciclati in Italia una importante risorsa strategica per la resilienza del nostro sistema economico e sociale, oltre che una risorsa fondamentale per la transizione ecologica.

Qui il tutti i materiali legati al Rapporto L’Italia del Riciclo 2021