Nazionale di calcio e sostenibilità: il progetto LifeTACKLE

nazionale di calcio e sostenibilità

Nazionale di calcio e sostenibilità: il progetto LifeTACKLE

“La passione per il calcio è infinita, la natura non lo è. Ricicla!” è lo slogan che lega la Nazionale di calcio e sostenibilità nella campagna FIGC denominata LifeTACKLE.

Nazionale di calcio e sostenibilità: vincere anche nell’economia circolare

La nazionale italiana di calcio maschile ha appena vinto Euro 2020 e mentre il Paese festeggia, abbiamo deciso di condividere qui il progetto LifeTACKLE della FIGC.

L’iniziativa è stata lanciata a marzo 2021, in occasione della prima uscita dell’anno degli Azzurri, al Tardini di Parma nell’incontro con l’Irlanda del Nord valevole per le qualificazioni dei Mondiali 2022.

La FGIC dichiara:

“Il tema della sostenibilità ambientale, ampiamente condiviso in ambito FIFA e UEFA, riveste una rilevanza sempre crescente nel contesto delle attività operative correnti della FIGC, sia per quanto riguarda la gestione ordinaria, che nell’organizzazione e pianificazione degli eventi sportivi e promozionali. Nel quadro di LifeTACKLE, è stato avviato nel novembre scorso l’audit ambientale relativo al Centro Tecnico federale di Coverciano volto a valutare la performance della ‘Casa delle Nazionali di calcio’ sul piano della gestione ambientale in relazione a quanto già implementato, verificare la correttezza degli adempimenti normativi e a prevenire eventuali irregolarità di carattere normativo. Tra le misure già in atto ricordiamo i provvedimenti volti alla riduzione del consumi energetici e di carta (dematerializzazione documentale a beneficio del formato elettronico), la raccolta differenziata (carta, plastica e vetro), la strategia per l’approvvigionamento e acquisto di beni sul modello ‘Green procurement’ (materiali riciclati e riciclabili), il riciclo batterie esauste e toner.”

Cos’è LifeTACKLE?

Partiamo dal nome scelto per il progetto: nel calcio il “tackle” è un intervento deciso sull’avversario in possesso della palla allo scopo di sottrargliela. Insomma il progetto già nel nome si propone di intervenire sulla vita del pianeta.

Si tratta di un progetto UE che ha l’obiettivo di raccogliere la sfida della sostenibilità ambientale e che la Commissione europea ha deciso di assegnare alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e ad altri 7 partner internazionali. Le attività sono finanziate in partnership con il programma Life Environment.

Obiettivi del progetto sono:

  • migliorare la gestione degli eventi calcistici sotto il profilo della tutela dell’ambiente;
  • focalizzare l’attenzione sulle tematiche ambientali in ambito calcistico coinvolgendo tutti gli attori del settore, dunque Federazioni calcistiche, club, manager degli stadi e tifosi.

Il progetto supportato dalla UEFA, ha come partner le federazioni calcistiche europee di Italia (FIGC), Romania (FRF) e Svezia (SvFF), il network media indipendente pan-europeo Euractiv, l’ACR+ (The Association of Cities and Regions for Recycling and sustainable Resource management) con le sue affiliate AMIU e LIPOR, ovvero le aziende di gestione e smaltimento rifiuti delle città di Genova e Porto.