Next generation EU plan: i vincoli della sostenibilità

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Next generation EU plan: i vincoli della sostenibilità

Il Next generation EU plan è uno strumento ideato dalla Commissione Europea “per fare in modo che la ripresa sia sostenibile, omogenea, inclusiva ed equa per tutti gli Stati membri”.

Next generation EU plan: di cosa si tratta?

La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato:

“Con il piano per la ripresa trasformiamo l’immane sfida di oggi in possibilità, non soltanto aiutando l’economia a ripartire, ma anche investendo nel nostro futuro: il Green Deal europeo e la digitalizzazione stimoleranno l’occupazione e la crescita, la resilienza delle nostre società e la salubrità dell’ambiente che ci circonda. Il momento dell’Europa è giunto: La nostra determinazione dev’essere all’altezza delle sfide che abbiamo di fronte. Next Generation EU ci permette di dare una risposta ambiziosa.”

Next Generation EU è un piano che vale 750 miliardi di euro, da reperire sui mercati finanziari con il loro rimborso spalmato nei futuri bilanci UE, a partire dal 2028 e concludendosi non oltre il 2058.

Tre i pilastri del piano:

  • Sostenere gli Stati membri per investimenti e riforme, con al centro la sostenibilità e il digitale.
  • Rilanciare l’economia dell’UE incentivando l’investimento privato.
  • Trarre insegnamento dalla crisi, potenziando la sanità a livello europeo e rendendo più rapida la reattività europea.

Qui un approfondimento del tema Il momento dell’Europa: riparare e preparare per la prossima generazione

La sostenibilità nel Next generation EU plan

Questo piano giunge dopo una crisi epidemiologica ed economica che ha stravolto l’intero pianeta. La Commissione ha ritenuto di dover intervenire mantenendo la sostenibilità al centro e potenziando, soprattutto finanziariamente, quanto stabilito con il Green Deal, che prevedeva già le ristrutturazioni di immobili e infrastrutture con una svolta verde, più economia circolare e relative ripercussioni positivi sui livelli occupazionali.

La “ripresa verde”, poi, porterà alla realizzazione di progetti basati sulle energie rinnovabili (con al centro eolico e fotovoltaico), trasporti che contribuiscano alla riduzione delle emissioni di CO2, con l’installazione di un milione di punti di ricarica per veicoli elettrici, e la promozione di trasporto ferroviario e mobilità pulita.

Il piano della Commissione è ad oggi un contenitore che dovrà riempirsi di progetti sostenibili da promuovere e finanziare, rendendo lo sforzo per la ripresa un momento di cambio di passo, accelerando la corsa verso la sostenibilità.