Rapporto rifiuti speciali 2020: il 43% da costruzioni e demolizioni

Rapporto rifiuti speciali

Rapporto rifiuti speciali 2020: il 43% da costruzioni e demolizioni

L’ISPRA ha pubblicato il Rapporto rifiuti speciali 2020, alla sua edizione numero 19, fornendo indicazioni sulla produzione e gestione dei rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi.

Rapporto rifiuti speciali 2020: produzione in crescita

ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), in collaborazione con SNPA (Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente), ha pubblicato la diciannovesima edizione del Rapporto Rifiuti Speciali sulla produzione e gestione dei rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi.

La produzione di rifiuti speciali nel nostro Paese è in crescita, con un incremento del 3,3% e il superamento dei 143 milioni di tonnellate.

I rifiuti pericolosi rappresentano il 7% del totale, con una crescita del 3,9% e 376mila tonnellate in più.
L’ISPRA comunica che:

“Il settore manifatturiero produce il 37,1% del totale dei rifiuti speciali pericolosi, corrispondente a oltre 3,7 milioni di tonnellate. Il 33,7% è attribuibile alle attività di trattamento rifiuti e di risanamento, pari a quasi 3,4 milioni di tonnellate; segue il settore dei servizi, del commercio e dei trasporti (19,8%) con quasi 2 milioni di tonnellate, di cui 1,4 milioni di tonnellate di veicoli fuori uso. La maggior parte dei rifiuti pericolosi prodotti dal settore manifatturiero deriva dal comparto metallurgico, da quello della fabbricazione di prodotti chimici e farmaceutici, della fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio e della fabbricazione di prodotti in metalli.”

A livello geografico la produzione si concentra al Nord (con il 59,2% del dato complessivo nazionale, con il 38% attribuito alla sola Lombardia). La produzione del Centro rappresenta il 17,5% del totale, mentre quella del Sud è pari al 23,3%.

Gestione dei rifiuti speciali in Italia

Gli impianti di gestione dei rifiuti speciali operativi nel 2018 sono 10.813 di cui 6.232 situati al Nord, 1.880 al Centro e 2.701 al Sud. Il 41% degli impianti sono dedicati al recupero di materia.

La gestione dei rifiuti si suddivide in:

  • recupero di materia (67,7%);
  • smaltimento (19,3%);
  • altre forme di gestione, come coincenerimento (1,3%), incenerimento (0,8%) e stoccaggi (10,9%).

Le operazioni di recupero dei metalli e dei composti metallici e di recupero di sostanze organiche rappresentano, rispettivamente, il 13,8% e il 7,4% del totale gestito.

La maggior parte dei rifiuti importati è costituita da rifiuti metallici destinati al recupero.

Per approfondire ecco il Rapporto rifiuti speciali – edizione 2020