Riciclo pannelli fotovoltaici: una sfida per le rinnovabili

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Riciclo pannelli fotovoltaici: una sfida per le rinnovabili

Le energie rinnovabili sono pulite e per definizione infinite, ma gli strumenti per produrle? A che punto siamo ad esempio con il riciclo dei pannelli fotovoltaici?

Riciclo pannelli fotovoltaici: come affrontare la sostituzione?

Tra le fonti rinnovabili su cui si punta per attuare la transizione ecologica ed energetica, troviamo l’energia solare. Una fonte pressoché inesauribile, dal momento che la vita sulla Terra è legata all’esistenza del Sole, ma che pone una questione circa lo smaltimento e il riciclo degli strumenti utili a produrre questa energia, ed in particolare dei pannelli solari che con il tempo:

  • si rovinano;
  • possono perdere efficienza;
  • diventano obsoleti poiché l’innovazione può portare a supporti sempre più efficienti.

A livello mondiale oggi abbiamo una capacità produttiva di energia solare che supera il terawatt, il che significa che se mediamente un pannello produce 400 watt, attualmente abbiamo sul globo circa due miliardi e mezzo di pannelli solari installati.

In Italia il dato 2022 è di più di un milione di pannelli, con una crescita del 21% rispetto al 2021.

Questa la fotografia, che mostra una tendenza in crescita e dunque la presenza di una enorme quantità di pannelli che potrebbero diventare prima o poi rifiuti (si stima un ricambio del parco ogni 15/30 anni circa).

Si stima che entro il 2030 ci saranno almeno quattro milioni di tonnellate di pannelli dismessi, ed entro il 2050 potremmo superare i 200 milioni tonnellate a livello globale (per avere un ordine di grandezza, nel mondo si producono ogni anno 400 milioni di tonnellate di plastica). Delle stime di Enel distribuzione, fino al 2050 soltanto in Italia avremo 2 milioni di tonnellate di pannelli solari da smaltire.

Riciclo pannelli solari: una questione urgente

L’Economia circolare dei pannelli, è dunque un tema che occorre tenere ben presente, anche perché si tratta di rifiuti che al loro interno contengono materiali preziosi, quali rame, argento, alluminio, vetro e silicio cristallino.

Nello specifico da un singolo pannello (22 kg), purché immesso integro nel processo di recupero, è possibile ricavare:

  • 0,1 kg di schede elettriche;
  • 0,2 kg di metalli vari;
  • 1,7 kg di plastiche;
  • 2,8 kg di silicio;
  • 2,9 kg di alluminio;
  • 13,8 kg di vetro.

Le tecnologie attuali consentono di estrarre quasi la totalità dell’argento, del rame e dell’alluminio, che poi possono essere direttamente impiegati per produrre nuovi pannelli solari, in una circolarità quasi perfetta.

Ad oggi il problema più urgente da risolvere è la scarsità di aziende specializzate nel riciclo dei pannelli su scala industriale. In Italia, ad esempio, ci sono circa una decina di impianti di recupero, con differenti capacità produttive: da 60 a 200 pannelli processati in un’ora e con differenti livelli di qualità del prodotto finale.

L’altra questione da risolvere riguarda la convenienza del processo di riciclo, che per ora risulta essere molto oneroso. Dunque si rendono necessarie sia innovazione tecnologica che di processo, al fine di abbattere i costi e rendere più appetibile il business del riciclo.

Si tratta dunque di un tema che seguiremo con interesse nelle sue evoluzioni.